Biografia

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MARIANNA B    

Marianna Brambilla nasce nel 1976 a Bitonto (Ba). Dopo aver trascorso l’infanzia e l’adolescenza a Milano e conclusi gli studi tecnici, la sua curiosità e la passione per il viaggio, la portano ad intraprendere un’avventura durata più di due anni, prima a Londra e poi Los Angeles, città a lei molto cara e dove fa ritorno di tanto in tanto.
Nel 2001 la passione per l’arte, e la sua predisposizione per i lavori che prediligono uno spiccato senso della manualità, la spingono, una volta rientrata in Italia, a dedicarsi all’apprendimento di una disciplina artistica. Nello stesso anno infatti, inizia il suo percorso nell’articolato mondo del mosaico frequentando per un anno, la scuola d’arte applicata “Il castello” di Milano, dove nel 2012 ritornerà da docente, nello stesso corso.
Nel 2002 e fino al 2005, decide di approfondire i suoi studi, iscrivendosi alla “Scuola mosaicisti del Friuli” di Spilimbergo (PN). È qui che impara l’antic arte musiva in tutte le sue forme e sfaccettature, tra cui quella del mosaico contemporaneo, attraverso il quale, fonde la conoscenza dell’artigiano alla mano dell’artista. Nel 2003 e nel 2004 vede premiato il suo impegno, con una borsa di studio.
Dal 2005, oltre ad eseguire opere ubicate in tutto il mondo, anche collaborando con artisti e laboratori in Italia e all’estero, si occupa di restauro, come quello nel 2011, alla pavimentazione della “Galleria Vittorio Emanuele II” a Milano.
Tra i vari lavori ex novo a cui ha partecipato, è importante menzionare i 1000 mq realizzati tra il 2006 e il 2007, per la moschea di Abu Dhabi. Nell’ambito del mosaico legato ai luoghi di culto e alle collaborazioni, nel 2007 realizza alcuni importanti mosaici per la Chiesa del Santo Spirito a Trani e, l’anno successivo, la riproduzione della “Mater Ecclesiae” per una Chiesa di Pittsburgh, in Pennsylvania. Qualche anno più tardi, nel 2012, torna negli USA, ma stavolta in Texas, a Dallas. Qui mette a disposizione la sua conoscenza su una tecnica tipica spilimberghese, per la realizzazione di un’opera religiosa, ubicata ora al campus di Roma della University of Dallas.
Durante questo viaggio, conosce a San Francisco Buzz Parker, illustratore del celebre personaggio di “Emily the Strange”. Da qui nasce l’idea di reinterpretare un’opera dell’artista statunitense, cimentandosi nell’intricata combinazione di colori del dipinto “Kitty whispers”, e attraverso il dinamismo del mosaico moderno, che è protagonista dei lavori artistici dell’autrice. Lo stesso spirito lo si trova in un’altra opera, “Pixel”, che riproduce, con la disposizione ritmica delle tessere, le onde elettrostatiche di una televisione. Quest’ultima esposta al “Festival internazionale del mosaico contemporaneo” di Ravenna, nel 2011 e menzionata in un articolo del “New York Times”.
Oggi Marianna Brambilla è ritornata nella sua città natale, e si divide tra il mondo dell’arte, dell’artigianato e del restauro. Continua la sua ricerca, sperimentando la combinazione dei materiali e dei supporti tradizionali a quelli più insoliti, cercando di fondere la tradizione a nuovi linguaggi d’espressione artistica.

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